Le eMail di Jacopo Ortis
Correva l anno 1996, una giornata noisa come tante durante una lezione di Italino di un professore alquanto menefreghista in un istituto tecnico industriale informatico, dove tale materia gareggiava per il primo posto d'importanza con religione e ginastica. Il caffe non era ancora un opzione, e l occupazione principale era scrivere varie conversione a "cappella" di testi scolastici. Pensavo che finora tale materiale fosse sparito... ma mi sbagliavo qualcosa è rimasto ;)
Le e-Mail di Jacopo Ortis sono una raccolta di testi che Foscolo immagina digitate da un giovane Amighista, negli ultimi tempi della sua mutazione, ad un amico virtuale, Lorenzo Alderani.
Questii le inoltra in rete, aggiungendo qua e l'à qualche link ipertestuale, alla fine, l' amighista è costretto a cambiare computer.
Le e-Mail raccontano le vicende, le ansie, le meditazioni sulla storia dei sui giochi ormai sorpassati senza un vero svolgimento, ma simile piuttosto ad un tragico dibattersi di Jacopo, che , in seguito al crollo della Commodore giunge ad una disperazione radicale e, quindi, al ripudio dell' Amiga.
Rifugiatosi nella sua camera, dopo che la madre col trattato di vendita dell'Amiga l'ha venduta alla cugina ancora in fasce, jacopo, esule senza piò una CPU, conosce Machintosh e se ne innamora.
Ma Apple l'ha già destinata ad un mercato più rico che non può permettersi e Jacopo, d'altra parte, sa che il suo è un sogno senza speranza, non può accettare l'acquisto di un Personal Computer qualunque.
E tuttavia si abbandona alla sua passione dopo il crollo degli ideali che daranno un senso alla propria esistenza.
Più tardi, per sfuggire al mercato di massa, parte ramingo per i negozi di Trento.
Qui incontra parisi e parla con lui delle sorti dell'Amiga, medita sulle vicencede in casa Microsoft, che appaiono rette da un fato cieco ed imperscrutabile.
PS :: Leggendola adesso mi domando chi stava fumando maria in classe visto che non mi ricordo di averlo fatto io :P
Le e-Mail di Jacopo Ortis sono una raccolta di testi che Foscolo immagina digitate da un giovane Amighista, negli ultimi tempi della sua mutazione, ad un amico virtuale, Lorenzo Alderani.
Questii le inoltra in rete, aggiungendo qua e l'à qualche link ipertestuale, alla fine, l' amighista è costretto a cambiare computer.
Le e-Mail raccontano le vicende, le ansie, le meditazioni sulla storia dei sui giochi ormai sorpassati senza un vero svolgimento, ma simile piuttosto ad un tragico dibattersi di Jacopo, che , in seguito al crollo della Commodore giunge ad una disperazione radicale e, quindi, al ripudio dell' Amiga.
Rifugiatosi nella sua camera, dopo che la madre col trattato di vendita dell'Amiga l'ha venduta alla cugina ancora in fasce, jacopo, esule senza piò una CPU, conosce Machintosh e se ne innamora.
Ma Apple l'ha già destinata ad un mercato più rico che non può permettersi e Jacopo, d'altra parte, sa che il suo è un sogno senza speranza, non può accettare l'acquisto di un Personal Computer qualunque.
E tuttavia si abbandona alla sua passione dopo il crollo degli ideali che daranno un senso alla propria esistenza.
Più tardi, per sfuggire al mercato di massa, parte ramingo per i negozi di Trento.
Qui incontra parisi e parla con lui delle sorti dell'Amiga, medita sulle vicencede in casa Microsoft, che appaiono rette da un fato cieco ed imperscrutabile.
PS :: Leggendola adesso mi domando chi stava fumando maria in classe visto che non mi ricordo di averlo fatto io :P
Commenti